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Teatro Fenaroli Lanciano

Teatro Fenaroli Lanciano

Teatro dialettale - Ddu rape strascinate

Sabato, 5. Dicembre 2009, 21:00

di Antonio Potere

Compagnia i Marrucini di Chieti

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online

 

Una moglie più che desiderosa di vedere il marito nell’alto dei cieli, prepara un viatico propiziatorio con falegname, pompe funebri, notaio e quanto necessario per una rapida dipartita. Il marito di contro, nella sua semplicità indifferente, non desidera altro che “Ddu rape strascinate” incurante di quello che la moglie desidera e organizza. Antonio Potere ha scritto questa commedia-farsa, disegnando personaggi grotteschi con una forza comica ben esplicitata dal gruppo storico della sua compagnia. Il tema tradizionale di eterno conflitto tra moglie e marito viene trattato con un percorso originale e poco prevedibile con indubbio beneficio per gli spettatori.

 

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Teatro dialettale - Tresette con il morto

Domenica, 22. Novembre 2009, 17:00

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online

di Gerry Petrosino
Compagnia Avalon Teatro di Battipaglia (SA)

Un uomo scomparso, creduto morto, che improvvisamente si ripresenta ai due fratelli che ormai lo ritenevano defunto, è la traccia su cui si sviluppa la commedia di Petrosino. L’usura costringe il fratello scomparso a donare un rene per pagare dazio alle richieste della malavita. La vicenda assume toni surreali ma viaggia sempre, con umorismo amaro, a disegnare tanti personaggi e quindi una società cinica, interessata e incapace di liberarsi dai vincoli della disonestà. La soluzione finale attraverso il racconto del protagonista, il giovane fratello Alberto, simpatico artista mancato, sorprende e spiazza lo spettatore.

 

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Che sci benedette sti badante

Teatro Dialettale - domenica 8 novembre 2009 ore 17.00

CHE SCI BENEDETTE STI BADANTE di Giancarlo Verdecchia

Compagnia teatrale Atriana (TE)

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro a partire dal 2 novembre (lun/sab 16.30/19.30)

01_badante2009La compagnia teatrale atriana, recentemente costituitasi, porta in scena uno spettacolo che tratta di un tema attuale quale è quello della vecchiaia. La famiglia del terzo millennio, persa la vocazione sociale e presa da spinte egoistiche, non è più capace di assistere adeguatamente anziani e diversamente abili. La commedia di Verdecchia traccia un microcosmo di anziani, bisognosi ma birbanti, egoisti e ancora capaci di rispolverare le pulsioni giovanili difronte ad avvenenti badanti. Una girandole di battute e situazioni comiche attraversano la commedia fra pensioni, incontinenze, perdite di udito e di vista con caratterizzazione divertenti e ben disegnate. Due ore di divertimento.

 

 

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Premiazione VI Festival Teatro Dialettale Città di Lanciano Premio Maschera d'Oro - 29 marzo 2009

Assegnati il 29 marzo i premi nell'ambito della VI Edizione della rassegna di Teatro Dialettale Città di Lanciano - Premio Maschera d’Oro, a cura dell’Associazione Culturale Teatrale “Amici della Ribalta” di Lanciano.

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MASCHERA D’ORO
Alla migliore compagnia IL TEATRO DEI PICARI di Macerata con lo spettacolo “ IL DIAVOLO CON LE ZINNE” Di Dario FO


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MASCHERA D’ARGENTO
Alla migliore attrice nel ruolo di Matalena Angela Cantò - I Giovani Amici del teatro Pescara


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MASCHERA D’ARGENTO
Al miglior attore nel ruolo di Giuseppe Cocuzza Angelo Germoglio – Ass. Luna Nova Napoli


Premio del pubblico
1° Classificato “ Gne na Scionnavelle ” Di Maria Antonietta Feruglio
Compagnia I giovani Amici del teatro – Pescara
II° classificato IL DIAVOLO CON LE ZINNE
di Dario Fo il Teatro dei Picari
III° classificato Premio del pubblico “NA FAME NERA”
di Antonio Potere de I Marrccini

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Premio alla Migliore Regia
Germano Benincaso - Gli Amici dell’Arte di Lucera Per lo spettacolo “Tu me mise e corna a me…”

Premio caratterista maschile
Ciro Cirillo
Nel ruolo di Raffaele in Questi fantasmi
Ass. “Ma chi mo ffa fa” Giuliano (NA)

Premio Caratterista femminile
Lina Carratu nel ruolo di Clotilde
Gli Amici dell'Arte di Lucera

Premio per la scenografia
La bottega del Sorriso di Basciano

Preemio al miglior testo originale
LA BBUSCIARDA
DI Rossana Crisi Villani Il Gruppo L’Aquila

Premio al miglior impianto illumino tecnico
Allo spettacolo “ IL DIAVOLO CON LE ZINNE”
Associazione culturale “Il Teatro dei Picari” Macerata

Premio Giovani Promesse
Alessandra Candelori
LA Bottega del sorriso di Basciano
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Premiazione V Festival Teatro Dialettale Città di Lanciano Premio Maschera d'Oro - 1 marzo ore 21

A seguire spettacolo con Domenico Turchi
musiche dal vivo di Angelo Turchi (FUORI CONCORSO)

ImageSabato 1° marzo alle ore 21 presso il Teatro Fenaroli di Lanciano si è svolta la cerimonia di premiazione conclusiva del V Festival del Teatro Dialettale Città di Lanciano - per l’assegnazione del Premio "Maschera d'Oro" a cura dell'Associazione Culturale Teatrale Amici della Ribalta. Al termine della cerimonia spettacolo fuori concorso con Domenico Turchi con musiche dal vivo di Angelo Turchi.
La rassegna di teatro dialettale, inserita nella Stagione Teatrale 2007/2008 del Teatro Fenaroli di Lanciano, è nata cinque anni fa dal progetto di un festival del teatro amatoriale elaborato dagli "Amici della ribalta", e realizzata grazie al contributo dell’Amministrazione comunale; fu dato il via allora ad un’esperienza che con gli anni si è configurata con successo ed ha ottenuto gradimento oltre ogni attesa.
Il teatro Amatoriale dialettale ha conquistato, in questi anni, un suo spazio vitale grazie alle moltissime manifestazioni proposte. Da questa situazione la Rassegna ha saputo prendere spunto e articolare la proposta con modalità ancora più favorevoli allo sviluppo del teatro amatoriale dialettale.
Il dialetto determina una forte attrattive nelle persone anziane e anche nei giovani perché molto spesso è sinonimo di divertimento, ma anche tradizione, storia patria, e riflessione sulla nostra civiltà. La bravura delle compagnie, degli autori e autrici abruzzesi e di altre regioni italiane di teatro, che hanno saputo esprimere un ottimo livello artistico e drammaturgico, ha fatto il resto.
Un altro aspetto favorevole è la collocazione pomeridiana domenicale che ha facilitato l’accesso di giovani ed anziani al teatro in un atmosfera familiare e popolare che è veramente simpatica e piacevole.
La qualità delle scelte degli “Amici della Ribalta”, che hanno sempre voluto portare compagnie di ottimo livello, ha permesso di costruire una credibilità che il pubblico ha capito e premiato. In questa edizione hanno partecipato compagnie provenienti da cinque regioni; oltre a quelle abruzzesi, le provenienze sono state: Toscana, Marche, Campania e Lazio.
Il premio “Maschera d’oro”  - un pezzo unico - che sarà assegnato durante la cerimonia di sabato 1 marzo, è stato realizzato dagli alunni dell’Istituto d’Arte “Palizzi” di Lanciano.

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Teatri Sonori - Concerto di PEPPE VOLTARELLI

Giovedì 26.Gennaio 2012 ore 21:00

IL VIAGGIO, I PADRI E L’APPARTENENZA

concerto per voce chitarra e fisarmonica

PEPPE VOLTARELLI - Vincitore del Premio Tenco 2010 nella categoria dischi in dialetto con “Ultima Notte a Malastrana”. La targa - vinta in passato da artisti come Fabrizio De Andrè, Pino Daniele, Enzo Jannacci e Teresa De Sio, ma mai assegnata ad un artista calabrese - rappresenta un prezioso riconoscimento per Peppe e per il suo lavoro pluriennale sulla meridionalità e sull’impegno civile.

IL VIAGGIO il mondi attraverso i paesi che hanno ospitato la mia musica e la mia ricerca un frammento di musica e racconto di personaggi e cose che hanno segnato il mio itinerario umano e artistico L’America L’Argentina la Germania ,la Francia ,la Repubblica Ceca, il Messico, il Canada,l’Australia e poi l’Austria, la Bosnia e via dicendo un passo dopo l’altro una finestra sul mondo;

I PADRI - l’omaggio ai Padri cioè un tributo agli artisti a cui mi sento più vicino e quindi una riproposta di canzoni a cui sono legato da Jannacci a Carosone da Dean Martin a Modugno passando per Sergio Endrigo e Otello Profazio, inevitabile e sentito omaggio a chi ha fatto della musica e della parola uno strumento di poesia e di impegno civile;

L’APPARTENENZA - il primo luogo di questa esplorazione è la TERRA cioè la CALABRIA canzoni di terra, fatte di lingua madre, fatte di ricordi e di passato. La CALABRIA come la mamma di tutte le mamme, la casa, il centro di ogni cosa. La sua lingua e le tematiche che questa lingua racconta. Le tradizioni, le usanze, la famiglia, la strada da percorrere per andarsene e per tornare.

Canzoni di protesta, canzoni di malavita, canzoni delle stagioni e canzoni di contadini.

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online.

 

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Teatri Sonori - Concerto di Peppe Servillo

mercoledì 14 dicembre 2011 ore 21

L’AMANTE IMPROVVISO

progetto di PEPPE SERVILLO

PEPPE SERVILLO - JAVIER GIROTTO sassofoni - NATALIO MANGALAVITE tastiere - EMANUELE SMIMMO batteria e percussioni - DANIELE BASIRICO basso elettrico, violoncello,contrabbasso

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online.

Dopo diversi anni di canzoni con gli Avion Travel: punto e a capo, nasce il quintetto di Peppe Servillo con un concerto intitolato ad un vecchio brano della Piccola Orchestra. Un amante improvviso che scompagina e reinventa a partire da un ricordo forse lontano nel tempo. Il quintetto si appropria del repertorio Avion e di tutto quanto Servillo ha fatto nella sua strada fitta di attraversamenti ed incontri. Del gruppo fanno parte musicisti come Javier Girotto e Natalio Mangalavite con i quali da lungo tempo Servillo collabora dando vita ad esperienze sulle cui basi si fonda il nascente ensemble, ad essi si aggiungono Emanuele Smimmo e Daniele Basirico per un progetto che dal palco si tradurrà, l’anno venturo, in un progetto discografico originale.

 

 

 

 

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Teatro della Memoria - L'INFERMO...

L'INFERMO - TRIONFO DELLA MORTE PER ATTORE SOLO
Giovedì 21  Marzo 2013 ore 21

Polo Museale S. Spirito (Via S. Spirito)
da D'Annunzio - Di e con Stefano Angelucci Marino

Produzione Teatro del Sangro (Lanciano)

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30) e online

In scena troviamo Giorgio Aurispa seduto su un elegante divano d'epoca, siamo nel 1894. Giorgio Aurispa è un intellettuale capace di sottilissime analisi, ma debole e irresoluto nei frangenti più decisivi, segnato da una intrinseca, originaria incapacità a vivere. Un leggero accento e una certa cadenza ne tradiscono le origini abruzzesi. Giorgio Aurispa, superuomo in perenne crisi, interessante anticipatore di un'altra figura chiave del romanzo italiano di fine secolo, l'Inetto (basti pensare all'omonimo libro di Italo Svevo); e la sua è una crisi fatale, di fatto una crisi d'identità,senza via d'uscita.

Tutto quello che doveva accadere è già accaduto. Giorgio racconta - rivive la sua storia per gli spettatori, ed è un racconto malato, ossessivo, per frammenti. In questa narrazione tutta giocata tra realismo e visionarietà, si arriva ad assistere sul palcoscenico alla materializzazione di ambienti, sogni, persone, suoni, voci e oggetti che rimandano a parte dei contenuti del vissuto e dell'immaginario di Giorgio. L'elegante divano, grande e particolarmente curato, si rivelerà essere il ricettacolo di tutto il rimosso della vita e dell'anima del protagonista.

Un attento ed originale disegno drammaturgico riportato in un complesso lavoro di scrittura scenica. Sotto il segno di un'apparente linearità narrativa, si strutturano una serie infinita di piani diversi. Le geometrie di un rapporto famigliare malato delineano un universo di difficoltà, di cadute, di impossibilità, di limitazioni. La nitidezza espressiva di tutto il progetto e la forte intensità dell'interpretazione rendono appieno la fitta dinamica delle relazioni.

Ossessioni tragiche, oscure neurosi, selvagge nefandezze e fantasie oniriche, bagni di sangue e cupidigie irriducibili, voglie di vendette e languori splenetici attraversano la produzione letteraria e teatrale dannunziana mettendole i coturni, innalzandola cioè verso aure sublimi o sprofondandola in notturni deliri: d'Annunzio pretende infatti un teatro, una rappresentazione inverosimile, innaturale, mitica, per sfuggire ai condizionamenti della scena quotidiana. Mito, dunque, in quanto condensazione / spostamento del reale, il che implica un'ulteriore manifestazione del travestimento.

La tensione allo scacco, di questo si vuole raccontare, di questa particolare tensione vogliamo rendere testimonianza con questo spettacolo. La tensione allo scacco è il punto di fondo delle opere narrative e teatrali di Gabriele d'Annunzio, proprio in contrasto con il progetto di rivincita e di conquista che appartiene al superuomo.

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Teatri Randagi - GLI EBREI SONO MATTI

Venerdì 1 Marzo 2013 ore 21:00
ideato e diretto da Dario Aggioli
Con Dario Aggioli, Angelo Tantillo
Produzione Teatro Forsennato (Roma)

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro /lun/ven 16.30/19.30 e online)

Durante il ventennio fascista, Enrico viene ricoverato in un manicomio in una clinica vicino Torino, lontano dai suoi cari, dalla sua città e dai discorsi del Duce, da lui tanto amati.

Ferruccio ebreo romano costretto a fuggire per l’ennesima volta, viene ricoverato in un manicomio vicino al confine, sotto un altro nome: Angelo. Il professore che dirige la casa di cura per insegnargli a comportarsi come un malato di mente, lo mette in stanza con Enrico, uno dei più innocui tra i degenti. Ferruccio per imparare ad essere un altro, si confronta con Enrico che non riesce ad essere più se stesso da tempo. Un matto vero fascista e un matto falso ebreo raccontano la tragedia delle leggi razziali attraverso la comicità della situazione.

Lo spettacolo si ispira ad un evento veramente accaduto: nella casa di cura per malattie mentali “Villa Turina Amione”, l’allora direttore, il professor Carlo Angela, padre del noto presentatore televisivo, offrì rifugio a numerosi antifascisti ed ebrei, confondendoli con i degenti.

Per raccontare la patologia di Enrico, un tipo di demenza romanzata con tratti autistici, verranno utilizzate alcune particolari maschere realizzate in gioventù da Julie Taymor, regista di Titus e di Frida.

 

 

 

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Teatri Randagi - VITA

giovedì 31 Gennaio 2013 ore 21
Spettacolo di Circo-Teatro
Autori/attori: Elisa Waldner e Edoardo Daniel
Produzione Sinakt - circoteatrodanza (Torino)
Sognare - Cercare - Avere - Essere. Creare e disfare, crescere e invecchiare, esistere lungo la linea del tempo: VITA
Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30 e online)
Vita racconta diversi episodi o momenti di vita, e si sviluppa intorno ad alcune parole chiavi: sognare (qualcuno, la comprensione, la dolcezza, la condivisione); cercare (l’amore, la passione), avere (bellezza, soldi, potere), essere (quello che si è, senza maschere, con se stesso e con l’altro). Ogni parola chiave corrisponde a un momento determinato della vita oppure a un modo di percepirla e di viverla. Così l’adolescente triste sogna il suo amore ideale; il/la giovane cerca un rapporto, il sesso, l’esperienza; l’adulto rincorre la carriera, i soldi, la realizzazione personale; e infine la vita lo porta ad avvicinarsi a se stesso, alla propria essenza e all’altro in modo più armonico e vero. Vita è quindi uno spettacolo lavorato a quadri che seguono una logica di evoluzione umana, e che unisce arti circensi, teatro, espressione corporea e le persone di tutte le età e provenienze.

 

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