Teatro Fenaroli Lanciano

Teatro Fenaroli Lanciano

Teatro Ragazzi - Il pifferaio magico

domenica 2 aprile 2017 ore 17.30

una produzione del Teatro dei Colori

IL PIFFERAIO MAGICO
fiaba musicale in 5 quadri per flauto e colori
Regia e drammaturgia Valentina Ciaccia
Musiche originali Paolo Totti
Animatori in scena Andrea Palladino, Roberto Santavicca, Valentina Franciosi, Andrea Tufo
Voce narrante: Gabriele Ciaccia
Una nuova antica fiaba che affascina grandi e piccini

Liberamente tratta dal celebre racconto dei Fratelli Grimm, una nuova antica storia che il Teatro dei Colori racconta in una scena che si compone e scompone come un grande giocattolo.
Un’opera d’arte visiva in movimento, elaborata a partire dalla tecnica del teatro nero, con immagini che rievocano l’Arte Cinetica e l’iconografia del cinema Espressionista tedesco, la Partitura Visiva dello spettacolo si arricchisce di parola e mimo, sulla Partitura Musicale per Flauto composta dal
Maestro Paolo Totti.
Uno spettacolo dal ritmo serrato, dove il racconto scandisce, in una sequenza di quadri, il movimento delle immagini e dei corpi degli animatori in scena, con una recitazione secca, leggera, dal forte impatto poetico, che segue e rimane volutamente un passo indietro alla ricchezza esuberante delle note.
La musica si fa personaggio in una coloratissima figura danzante, una marionetta Futurista, un mobile Fool, che porterà la gioia del colore, e del caos della vita e dell’arte, a trionfare sulle stringenti leggi di una città in bianco e nero.
Personaggi che rubano i propri volti al Cubismo, piccole e strane macchine mobili che ci fanno pensare al Dadaismo e all’Arte Cinetica, prospettive impossibili come in un quadro di Escher, danzano per gli occhi degli spettatori, in un flusso continuo governato dalla Partitura Musicale.
E poi strade e lanterne e palazzi, come in un fotogramma a contrasto, fatto di linee spezzate e ritmi visivi, come in un racconto notturno, dove l’impossibile è sempre dietro l’angolo, in una città da fantascienza che fa il paio con l’antro della montagna, luoghi della paura, ma anche
del coraggio, del fascino del fantastico, della scoperta della forza dell’arte, del sogno, del gioco.
Il racconto subisce una svolta inaspettata, e, proprio a causa di questa nuova lettura, devia volutamente dall’originale, perché a pensarci bene, il vero protagonista di questa storia forse non è un magico pifferaio, ma l’immaginazione libera ed irrefrenabile dei bambini.
Si può sognare un lieto fine? Ma forse c’è sempre un lieto fine!
Dai 5 anni

Per informazioni: 328-7178380
Il botteghino del teatro è aperto il giorno prima dello spettacolo dalle 16.30 alle 19.30 e un'ora prima dello spettacolo

Biglietto di ingresso spettacolo domenicali: € 5.00

 

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Prosa - Sorelle Materassi

  • Pubblicato in Prosa

lunedì 3 aprile 2017 ore 21.00

spettacolo compreso in abbonamento di recupero di "CAMERA CON VISTA" inizialmente previsto per il 9 gennaio e rinviato al 21 gennaio e infine NON andato in scena

Lucia Poli e Milena Vukotic

con Marilù Prati

in SORELLE MATERASSI

libero adattamento di Ugo Chiti dal romanzo di Aldo Palazzeschi edito da Mondadori Libri

Gabriele Anagni, Sandra Garuglieri, Luca Mandarini Roberta Lucca

regia Geppy Gleijeses

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro il 31 marzo e il 1 aprile (16.30/19.30) e il 3 aprile (dalle 16.30 in poi) e su www.teatrofenaroli.it

Ambientato nei primi anni del XX secolo nel sobborgo di Firenze Coverciano, narra la vicenda di quattro donne che vivono una vita tranquilla e isolata. Tre di esse (Teresa, Carolina e Giselda), sono sorelle: le prime due sono nubili, la terza è stata da loro accolta essendo stata respinta dal marito. Teresa e Carolina sono abilissime sarte e ricamatrici e vivono cucendo corredi da sposa e biancheria di lusso per la benestante borghesia fiorentina. Giselda, delusa dalla vita, tende all'isolamento e si lascia tormentare da un rabbioso risentimento. Una dose di popolaresco ottimismo e di serena saggezza è introdotta nella vita familiare dalla fedele domestica Niobe che tranquillamente invecchia insieme alle padrone. Tutto sembra scorrere su tranquilli binari quando nella casa giunge Remo, il giovane figlio di una quarta sorella morta ad Ancona. Bello, pieno di vita, spiritoso, il giovane attira subito le attenzioni e le cure delle donne i cui sentimenti parevano addormentati in un susseguirsi di scadenze sempre uguali. Istintivamente Remo si rende conto di essere l'oggetto di una predilezione venata di inconsapevole sensualità e approfitta della situazione ottenendo immediata soddisfazione a tutti i suoi desideri e a tutti i suoi capricci. Il sereno benessere della vita familiare comincia ad incrinarsi: Remo spende più di quanto le zie guadagnino con il loro lavoro e le sue pretese non hanno mai fine. Giselda è l'unica a rendersi conto della situazione ma i suoi avvertimenti rimangono inascoltati. A poco a poco Teresa e Carolina spendono tutti i loro risparmi per soddisfare le crescenti esigenze del nipote, poi iniziano a indebitarsi e infine sono costrette a mettere in vendita la casa e i terreni che avevano ereditato dal padre.

 

NOTE DI REGIA

Affrontare Palazzeschi e "Sorelle Materassi" esigeva anzitutto un’esatta collocazione di uno straordinario romanzo in un genere teatrale: cosa può diventare o meglio cosa può rappresentare "in nuce" “Sorelle Materassi”? Una commedia, una tragedia, un grottesco, un vaudeville, una farsa? L'esercizio non è ozioso, perché l'inserimento (apparentemente pedestre) in un genere, ti indica una strada. Ebbene Palazzeschi ti fornisce una quantità di segnali fuorvianti, attraverso la sua personalità e il romanzo in oggetto. Futurista nel 1910, pacifista nel '14, toccato dall'esperienza dell'avanguardia nel '20 (il "ritorno all'ordine"), lo ritroviamo nella ripresa sperimentale delle avanguardie degli anni '60 (oggetto di culto del gruppo '63 e di Alberto Arbasino - suo splendido esegeta - in particolare). Poeta, prosatore, drammaturgo, romanziere, giornalista, ancora poeta. Cos'è Palazzeschi, cos'è quindi "Sorelle Materassi "? Palazzeschi è un autore che vive e scrive in una inconfondibile e quasi cinica giocondità, con un suo nichilismo generoso, ma c'è qualcosa in lui di meravigliosamente oscuro, enigmatico e inafferrabile. Mi viene in mente un titolo di Ruccello: "piccole tragedie minimali". Non abbiamo cercato in lui lo spessore della tragedia, né fino in fondo atmosfere cechoviane (anche se punti di contatto ve ne sarebbero), ma solo un gioco estenuato che si scioglie in una "impossibilità del dramma". L'autore non lo cerca e il romanzo non ne ha la "struttura", non ne sopporterebbe il peso. Teresa e Carolina in un finale apparentemente fosco - tipo "Corvi" di Becque - in mezzo a cambiali, ipoteche, alla rovina della fine di ogni speranza, non si incamminano sul sentiero de "I Malavoglia" ma chiudono la storia rovistando tra le foto dell'atletico nipote in costume semiadamitico e accettando la proposta di Niobe di lavorare per la ricca piccola borghesia di Coverciano piuttosto che per la nobiltà fiorentina. Un gioco, delizioso e sottilmente crudele. In un trionfo di motori rombanti alla Boccioni-Balla, di giovani "fassisti", massaie prolifiche, edilizia monumentale e altre amenità dominanti (Oddio, il "piombo" puniva davvero), ci ritroviamo tra beghine sole, un po' disperate e fisicamente aride come "catini di zinco", avarizie sordide di vecchi bottegai, esistenze inutili che sfioriscono e appassiscono nei retrobottega senza monumenti e senza vetrine, in simbiosi con macchiaioli come Signorini e Lega e i loro cortiletti campestri e le toilette mattutine alla "Maison Tellier", o come gli intonaci scrostati di Ottone Rosai. Ma non si scherza! Quando Palazzeschi dedica un capitolo alle nozze provinciali e grandiose di Remo e Peggy è grande come solo Tomasi di Lampedusa nel ricevimento del "Gattopardo". Ugo Chiti da questo dedalo di segnali spesso non univoci, ma splendidamente fuorvianti, è uscito scrivendo, a mio avviso, una delle più belle "novità italiane" degli ultimi anni, con spirito e delicatezza. Lucia Poli, attrice immensa e mia prediletta compagna d'arte, gioca con toni duri e abbandoni a cui né lei né noi possiamo resistere, Milena Vukotic distilla deliqui, smancerie e piccole ribellioni con il raro dono della grazia, Marilù Prati porta da par suo una ventata rivoluzionaria da povera pasionaria violata covercianese e tutti gli attori perfetti, lo scenografo, le costumiste e il maestro delle luci di questa "commedia" (sì, definiamola così) mi hanno più o meno consciamente indicato la strada che spero avrebbe gradito quel burlone di Palazzeschi, la piccola tragicommedia minimale. Perché lui era fatto così: ad Arbasino che lo intervistava sui sublimi e banalissimi ricordi della sua infanzia apparsi sul "Corriere della Sera", rispondeva: "A Ugo Ojetti quegli articoli piacevano molto... ne domandava anche due o tre al mese, mentre io più di uno non riuscivo a farne mai... E mi piacevano così poco...".

Geppy Gleijeses

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Il grande trombettista Cicci Santucci “torna a Lanciano”

Sabato 18 marzo 2017 ore 18

Cicci Santucci, grande trombettista e musicista jazz italiano nato a Lanciano il 21 aprile 1939, torna nella sua città per un concerto di assoluto prestigio che si terrà sabato 18 marzo alle ore 18 nel Teatro Fedele Fenaroli. “Torna a Lanciano CICCI SANTUCCI in La Leggenda del Pianista sull’Oceano - concerto jazz con musiche da film” è un evento organizzato dal direttore artistico Victor Solaris, con il patrocinio del Comune di Lanciano.
Con il maestro Santucci sul palco del Fenaroli salirà Luca Jacovella, pianista eclettico che con Santucci ha inciso nel 2000 l’album “Film Favorites” e suonato insieme in numerosi festival e teatri italiani, e più recentemente a New York e Miami per il road-show internazionale “Rome is more”.
La tromba di Cicci Santucci, storico musicista di jazz e già solista della prestigiosa orchestra RAI – Radio Televisione Italiana, al quale si devono memorabili interpretazioni originali di celebri colonne sonore (è stato diretto dai maestri Trovajoli, Ferrio, Ortolani, e dai premi Nobel Bakalov e Morricone – per il quale ha inciso, fra le tante, le bellissime musiche del film “La leggenda del pianista sull’oceano”), unita al pianismo eclettico di Luca Ruggero Jacovella, faranno rivivere le emozioni della memoria legate a temi immortali di grandi film attraverso interpretazioni estemporanee e poetiche improvvisazioni.
Insieme a Cicci Santucci e a Luca Ruggero Jacovella suoneranno due giovani musicisti abruzzesi che già si sono distinti nel panorama del jazz sia nazionale che internazionale:
Nicola Di Camillo, contrabbassista frentano che vanta diverse presenze nei festival jazz più importanti al mondo e Bruno Marcozzi, batterista teramano e costante presenza nella band di Sergio Cammariere. Info e prevendite 3356981277.

Brevi cenni biografici degli artisti principali

Cicci Santucci
Nato a Lanciano il 21 aprile 1939, da adolescente muove i primi passi da musicista con il Maestro Augusto Centofanti e subito dopo con i fratelli Marincola. Nel 1955 la famiglia si sposta a Roma e l’anno successivo, proprio nella capitale, fa la sua prima apparizione in pubblico in occasione del primo festival Nazionale del jazz svoltosi al Teatro Quirino. A questo seguiranno innumerevoli concerti in tutta Europa, nelle Americhe, in Australia e in Russia. Diplomato al Conservatorio di Foggia con il massimo dei voti, nel 1969 vince il Concorso per il posto di tromba solista nell’Orchestra di Musica Leggera della RaiTv, restandovi per oltre vent’anni. Ha suonato e collaborato con molti tra i più importanti musicisti del jazz mondiale (Hampton, Barbieri, Clarke, Evans) e della composizione per cinema (su tutti Trovajoli, Ortolani e Morricone). Nel 1994 lascia la Rai per dedicarsi maggiormente all’attività concertistica. Attualmente vive negli USA.

Luca Ruggero Jacovella
Forte di diversi titoli accademici e di una solida formazione pianistica classica, ha intrapreso l’attività concertistica jazz e crossover all’insegna delle performance multi-stilistiche. E’ iscritto dal 2000 all’Albo dei Consulenti Tecnici in Musica per il Tribunale di Roma. Ha tenuto concerti in innumerevoli paesi tra cui: Giappone, Corea, Francia, Germania, Giordania, U.S.A., Turchia, Messico, Canada, Singapore, Francia, Romania, Tailandia e Repubblica Ceca. Sono recenti le sue apparizioni in importanti istituzioni in Italia (Ara Pacis, Casa del Jazz, Auditorium Parco della Musica, Teatro Carlo Felice di Genova, Istituto Russo di scienza e cultura, Casa Menotti). Ha inciso due Cd a proprio nome, “Film Favorites” con il trombettista Cicci Santucci e “The Heart of Europe” ospitando lo storico musicista Tony Scott e il flautista Nicola Stilo. L’ultimo pregevole lavoro discografico è quello con i “Russian Crossover Project”, quartetto jazz che reinterpreta in maniera originale i grandi classici russi.

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Teatro Ragazzi - Lenta non è la lumaca

domenica 26 marzo 2017 ore 17.30

una produzione del Teatro Stabile d'Abruzzo
in collaborazione con Terrateatro

LENTA NON È LA LUMACA
regia e drammaturgia Ottaviano Taddei
con Cristina Cartone e Stefania Scartozzi
Un messaggio di pace, collaborazione e generosità. L'Amicizia tra "diversi" che unisce e non separa

Lo spettacolo, realizzato nell'ambito del progetto del TSA Sistema Cultura Abruzzo, è liberamente ispirato a " Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza" di Luis Sepúlveda, una favola che parla di pace, collaborazione, generosità, amicizia tra diversi, empatia e coraggio di andare contro corrente. Per ricordare a tutti che "...la diversità è ricchezza e che va difesa come espressione più gioiosa della vita. La diversità non separa, ma unisce quando si ha la volontà di capirla". Ma soprattutto che il tempo è prezioso e non sempre è un bene vivere freneticamente: rischiamo di perdere gli appuntamenti importanti che la vita ci riserva. Meglio essere lenti. Un prato ricco di "saporite" piante di dente di leone, una vita tranquilla ed abitudinaria e poi... ecco, all'improvviso, una giovane lumaca che pretende di sconvolgere questo quieto ordine con la sua curiosità e le sue domande insensate."Meglio che te ne vada !" Le suggeriscono , o meglio, le ordinano le altre lumache.Così la bestiola "ribelle" annuncia alle compagne la sua decisione di allontanarsi, suscitando disapprovazione e anche sarcasmo, per cercare chi potrà offrire una risposta alle sue domande: "Perché non abbiamo un nome e perché siamo lente?". Lungo la strada incontrerà animali diversi, tra i quali un gufo un po' rattristato e delle sagge tartarughe. Saranno loro a battezzarla e a dare un senso alla sua ricerca.

Per informazioni: 328-7178380
Il botteghino del teatro è aperto il giorno prima dello spettacolo dalle 16.30 alle 19.30 e un'ora prima dello spettacolo

Biglietto di ingresso spettacolo domenicali: € 5.00

Luogo Teatro Fenaroli

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Teatro Dialettale - Venerdì 17

Domenica 19 Marzo 2017 ore 17

Compagnia Tra Palco e realtà di Portici (NA)

“VENERDÌ 17”

di A. Grosso

Testo di grande divertimento, a tratti esilarante, ma con quel pizzico di amarezza che rimane nel cuore e che restituisce il desiderio di tutti noi di divertire, sì, ma lasciando agli spettatori un pensiero in più da portare via.

Una chiesa distrutta, due sacerdoti profondamente diversi ma accomunati da una grande fede, un quartiere difficile di quelli che conquistano la notorietà solo nelle pagine di cronaca nera, un tossicodipendente sull’orlo della fine con alle spalle una sorella che soffre impotente, un giovane affascinato dalla malavita locale ed il boss del quartiere infastidito dal “rumore” provocato dai nuovi sacerdoti: questi sono gli elementi di una storia che apparentemente non lascia spazio a nessuno spiraglio di speranza, ma che invece i fatti schiuderanno a nuove ed imprevedibili evoluzioni.

Il testo è prevalentemente in Lingua italiana con qualche battuta in lingua napoletana, ma comprensibile in qualsiasi regione.

Il botteghino del Teatro sarà aperto venerdì 17 e sabato 18 marzo dalle ore 16.30 alle ore 19.30 e la domenica dello spettacolo dalle ore 15.30 fino ad inizio spettacolo.

Vendita online dei biglietti su www.teatrofenaroli.it per tutti gli spettacoli in cartellone.

 

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Teatro Ragazzi - Pulginella contro tutti

domenica 12 marzo 2017 ore 17.30

una produzione del Teatro Stabile d'Abruzzo
in collaborazione con Teatro del Sangro

PULGINELLA CONTRO TUTTI
regia e drammaturgia Rossella Gesini
con Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino
La maschera per eccellenza declinata col linguaggio dei nonni abruzzesi

Il nostro PULGINELLA è un “cugino” abruzzese del Pulcinella classico della tradizione delle guarattelle, che differisce dal suo omonimo napoletano per un’attenzione accentuata verso la casa e verso una certa tranquillità da raggiungere nella vita. PULGINELLA incarna l’uomo più semplice, quello più debole, quello che nella scala sociale occupa l’ultimo posto. Dotato per compensazione di una furbizia eccezionale, è capace di risolvere i più disparati problemi, ovviamente in “salsa” abruzzese. PULGINELLA è il burattino, la maschera che il Teatro del Sangro ha re-inventato sulla base del burattino tradizionale napoletano e del personaggio (Pulgenelle) che, in diverse località dell’area abruzzese–molisana, anima e coordina le sfilate mascherate e le rappresentazioni comicodrammatiche che si svolgono durante il periodo del Carnevale.

Spettacolo adatto per ragazzi dai 4 anni in su

Per informazioni: 328-7178380
Il botteghino del teatro è aperto il giorno prima dello spettacolo dalle 16.30 alle 19.30 e un'ora prima dello spettacolo

Biglietto di ingresso spettacolo domenicali: € 5.00

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I CONCERTI DEL PARCO - EMF 2017

  • Pubblicato in Notizie

Per la stagione 2017, il progetto didattico dell'Associazione "Amici della Musica" FEDELE FENAROLI, prevede una rassegna di concerti nella Sala di Musica da Camera "Manlio La Morgia", presso il Parco delle Arti Musicali "TORRI MONTANARE", tutti collegati a seminari, conferenze, workshop, corsi, master class, stage e recording day, denominata "I CONCERTI DEL PARCO"; questi corsi con i concerti collegati, ampliano l'offerta formativa, didattica e musicale, a tutto l'anno accademico, per interrompersi solo nel periodo estivo e far posto alla formazione orchestrale e i concerti collegati dell'Estate Musicale Frentana.

La campagna per il rinnovo delle quote associative e degli abbonamenti per la 46° edizione EMF 2017, è inizita il giorno Lunedì 6 Febbraio 2017, presso la segreteria dell’Associazione “Amici della Musica” presso il Parco delle Arti Musicali TORRI MONTANARE - Largo dell’Appello, 2 – Lanciano 66034 (CH) (0872.709762 – 0872.710241) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. dal lunedì al venerdì (Orario: 9.30 / 12.30) e prevede l'ingresso a tutti i concerti dell'Estate Musicale Frentana, escluso quelli fuori abbonamento, senza la prenotazione del posto. Per gli eventi concertistici dell'Estate Musicale Frentana: Biglietteria tradizionale presso i luoghi dei concerti, da un'ora prima degli eventi. Posto unico 15 euro. Ingresso nelle sale, 30 minuti prima dei concerti. Biglietteria online fino a 24 ore prima dello spettacolo su www.ciaotickets.com con addizionato il costo di prevendita. Tutti gli eventi concertistici, saranno pubblicati sul sito ufficiale www.estatemusicalefrentana.it dopo la presentazione della stagione didattica e concertistica EMF 2017.

*Tutti i Concerti Didattici con posto unico a 5 euro. Per i soci/abbonati, sarà anche possibile entrare gratuitamente e assistere a ‘I CONCERTI DEL PARCO’ nella Sala di Musica da Camera "Manlio La Morgia", concerti legati all'attività didattica, che si svolgeranno con uno o più appuntamenti mensili, prima dell’inizio e dopo la tradizionale parte estiva concertistica e di formazione orchestrale annessa, dell’Estate Musicale Frentana. I biglietti per il posto unico sono fissati in euro 5. Tutta la programmazione de ‘I CONCERTI DEL PARCO’ sarà disponibile, subito dopo la presentazione della stagione concertistica 2017 sul sito ufficiale www.estatemusicalefrentana.it

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IL MEGLIO D - Fuori cartellone

Venerdì 3 Marzo 2017 ore 21:15

IL MEGLIO D
con Pierluigi Di Lallo
venerdì 3 marzo ore 21.15
Teatro Fenaroli

Scritto da: Pierluigi Di Lallo e Alessio Vittorio Di Meco

Direttore della fotografia: Daniele Natale

Con: Massimo Caponera e Raffale Jair

Ospite della serata: Tiziana Di Tonno

Ingresso: 10€

Dopo un lungo periodo di assenza per impegni lavorativi, torna a grande richiesta, al Teatro “F.Fenaroli” di Lanciano l’attore-regista Pierluigi Di Lallo.

Venerdì 3 marzo 2017, alle ore 21.15 sarà di scena con lo spettacolo, il meglio D. Una grande raccolta di vecchie e nuove gag esilaranti, ideate in collaborazione con lo scrittore frentano Alessio Vittorio Di Meco. Non mancheranno ospiti di rilievo quali: il Maestro Massimo Caponera, l’attrice Tiziana Di Tonno, l’amico e spalla di sempre Raffaele Jair. Le sorprese dietro l’angolo daranno alla serata, come sempre, l’atmosfera di una festa tra amici.

Info e biglietteria 0872713586
Botteghino del teatro aperto il 2 marzo dalle 16.30 alle 19.30 e il 3 marzo dalle 16.30 in poi

Biglietti online click qui

 

 

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Teatro Dialettale - Grisù, Giuseppe e Maria

Domenica 5 Marzo ore 17

Compagnia Teatrale Otto Volante di Anguillara Sabazia (RM)
“GRISÙ, GIUSEPPE E MARIA”
Commedia in due atti di Gianni Clementi
Regia Marco Dane’

Trama
Ambientata negli anni '50, tempi di miseria ma anche risveglio per un Italia che usciva ferita dalla guerra ,la vicenda si svolge in una sagrestia della provincia laziale e vede per protagonista il parroco del paese, don Cesare, alle prese con i piccoli e grandi problemi dei suoi compaesani. In particolare si troverà a dover trovare soluzione ai guai di due sorelle: Rosa, moglie di un minatore emigrato in Belgio, a Marcinelle (*), e Pia, che tutti conoscono come seria e illibata. Alla loro storia si intreccia quella di altri personaggi, tra i quali il fedifrago farmacista del paese Don Edoardo e i due collaboratori del parroco : La petulante perpetua Margherita e il sagrestano Vincenzo, invalido e bizzarro, vera e propria croce del povero don Cesare.

Note di regia
Avete mai avuto il bisogno di liberarvi, di sfogarvi? Chissà quante volte vi sarete ritrovati a naso in su a dialogare con Dio, la Provvidenza o il destino... che ci crediate o meno. Capita a tutti, credenti e atei. C’è bisogno di quella piccola speranza in cui credere che qualcuno lassù ascolti le nostre preghiere.
Ma la nostra protagonista, Rosa, sa che le mani vanno impiegate per lavorare, più che per pregare, quando si ha fame. E' lei che ci racconta questa storia di un'Italia della provincia laziale degli anni '50.
Un'Italia che stentiamo a riconoscere: genuina, appassionata, pura, dove gli uomini andavano a lavorare nelle miniere di carbone in Belgio e le donne rimanevano in paese a tirare su i figli a pasta e patate, frequentando parrocchie e sagrestie, cercando di costruire un futuro migliore per i propri figli anche con l'aiuto di politici locali e sacerdoti.
In origine il testo era in dialetto napoletano e, per gentile concessione dell'autore, lo abbiamo tradotto e adattato al dialetto laziale un po’ burino ; un po' perché la tragedia che fa da sfondo alla commedia colpì l'Italia da nord a sud e poi per la notevole espressività che caratterizza il dialetto, proprio perché maggiormente legato alla vita quotidiana. Nonostante la vena comica e farsesca la commedia presenta un'attenzione a particolari temi sociali quali l'immigrazione, la povertà e l'analfabetismo, tratti tipici dell’Italia all'indomani del secondo dopoguerra, che sono stati tratteggiati da Gianni Clementi con estrema delicatezza. Nella commedia si viene catturati nella rete della trama , ci si lascia sorprendere dalle corde umane dei personaggi, si pensa nostalgicamente ad un’Italia che non c’è più.

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro giovedì 2, venerdì 3 e sabato 4 marzo (16.30/19.30) e domenica dalle 15.30 oppure su www.teatrofenaroli.it/

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Teatro Ragazzi - La Bella Addormentata

domenica 26 febbraio 2017 ore 17.30

Una produzione Florian Metateatro

LA BELLA ADDORMENTATA
liberamente ispirata alle fiabe di Perrault e Grimm
regia Mario Fracassi
drammaturgia Mario Fracassi, Flavia Valoppi, Alessio Tessitore
con Flavia Valoppi e Alessio Tessitore
Una fiaba senza tempo per sperimentare nuovi linguaggi

Per celebrare il battesimo della tanto desiderata principessina, il Re e la Regina invitano tutte le fate del regno affinché le facciano da madrina. Ognuna dona qualcosa alla neonata: la bellezza, la saggezza, il talento musicale. Ma sopraggiunge la fata cattiva, non invitata alla festa che, per vendicarsi dell'onta, formula la sua maledizione : “Un oggetto appuntito pungerà la mano destra della principessa e lei ne morirà”. Per fortuna le fatine “buone”
riusciranno a tramutare il terribile sortilegio in un sonno lungo cent’anni e da quel sonno, la principessa, verrà svegliata dal bacio di un principe “…bello come il sole… e per lei una nuova vita inizierà….
La nostra storia prende vita dalla difficoltà dei due sovrani a soddisfare il loro desiderio più profondo. avere un figlio. Nello snodo della vicenda, i due attori in scena vestiranno i panni di tutti I personaggi della corte: il cuoco, la dama, il maniscalco, l’astrologo che con le loro buffe invenzioni ed artifici esibiranno ricette e metodi per tentare di esaudire i sovrani.
Una scenografia praticabile diventa di volta in volta il castello, il bosco, la stanza della principessa e i due attori con l’ausilio di pochi oggetti si avvicendano nei panni dei personaggi in un divertente rincorrersi… come in un gioco di bambini. La nascita della principessa segna nello spettacolo un cambio di stile, Rosaspina e il Principe infatti sono interpretati da due marionette, mosse a vista, che chiuderanno con il bacio la storia de La Bella addormentata. Attraverso un lavoro che unisce la componente popolare dell’uso dei pupazzi alla ricerca teatrale e la sperimentazione sui linguaggi espressivi del corpo e della voce, lo spettacolo si rivolge ai bambini di tutte le fasce d’età a partire dai 4 anni.

Teatro d'attore con figure, dedicato ai ragazzi dai 4 anni in su

Per informazioni: 328-7178380
Il botteghino del teatro è aperto il giorno prima dello spettacolo dalle 16.30 alle 19.30 e un'ora prima dello spettacolo

Biglietto di ingresso spettacolo domenicali: € 5.00


E' possibile visionare visionare il promo dello spettacolo su

https://www.youtube.com/watch?v=wCOX9K9T0XM

 

 

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