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Teatro Fenaroli Lanciano

Teatro Fenaroli Lanciano

Teatro Ragazzi - CENERENTOLA E L’ALBERO MAGICO

Domenica 4 Marzo 2012 ore 17:30

usiamo la zucca! Parlarsi fa ritrovare magicamente se stessi e gli altri

di Livia Amabilino e Lorella Tessarotto

regia Maurizio Zacchigna

produzione La Contrada, Trieste

La storia la conosciamo, ma questa trasposizione teatrale, riprendendo una versione poco nota, elimina zucche, carrozze e topolini inserendo un albero magico, sotto il quale si può leggere, sognare e trovare la forza di rispondere con coraggio ai soprusi e alle violenze, magari con l’aiuto di un piccolo amico…

In maniera indiretta, lo spettacolo vuole affrontare il tema della sopraffazione del più debole, anche da parte del coetaneo, dell’amico e del familiare. La storia è a lieto fine, a patto però di capire come trovare la forza interiore per opporsi, con intelligenza, alle situazioni difficili.

Ma niente paura! In questo spettacolo non vengono meno gli elementi più tradizionali e divertenti della fiaba come le scarpette, il ballo, il principe e, naturalmente, le sorellastre vanitose…

Una bambina gioca sul palcoscenico. E’ felice. L’infanzia è il luogo magico dell’immaginazione dove ogni gesto, nel rito del gioco, assume un significato delicato e speciale…ma arriva un bambino che, con gesti sgarbati e provocatori, rompe l’incantesimo. Non è la prima volta che accade. Forse perché la nostra protagonista è un po’ timida e sensibile. Per fortuna c’è un nonno che ascolta le sue disavventure e la consola, narrandole una storia speciale, che assomiglia alla sua: la vicenda di Cenerentola, la serva bambina maltrattata dalla matrigna e dalle sorellastre.

consigliato per: 4 – 10 anni

 

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Teatro ragazzi - La leggenda di Colapesce

Domenica 26 Febbraio 2012 ore 17:30 - DATA DI RECUPERO DEL 12 FEBBRAIO

spettacolo per attori e musiche di mare

testo e regia Dario Spadoni

una produzione Prometeo Cooperativa Teatrale, Bolzano

tecniche utilizzate teatro d’attore, musiche, poesie e videoproiezioni

consigliato per 5-10 anni

Lo spettacolo, caratterizzato, oltre che dalla parte recitata, anche dalla presenza di numerosi brani cantati dal vivo, si basa su una delle più importanti e note leggende del meridione d’Italia, della quale esistono decine di versioni. In alcune di queste si narra di Colapesce, che rimarrà sul fondo del mare a reggere una delle tre colonne che sorreggono la Sicilia: quella spezzata. In una versione elaborata e cantata da Otello Profazio, i marinai ancora oggi sentono la sua voce fra le onde. Ad Agatina, moglie di un pescatore povero, dopo lunghi anni di attesa finalmente nasce un figlio. Il suo arrivo al mondo è frutto di una magia che lo condurrà ad amare così intensamente il mare da divenirne un suo abitante. Colapesce visiterà regni meravigliosi e ne porterà il racconto ai suoi amici. La sua fama arriverà fino al Re che lo vorrà dare in sposa a sua figlia. Ma Colapesce incontra una sirena…

Quel giorno le porte del cielo furono aperte e Cola diventò un pesce. In terra non ci tornò più. Cola Pesce è colui che aspettiamo sempre, che sappiamo esistere ma non vediamo, lo possiamo solo sentire, qualche volta. Per i bimbi forse è un angelo.

 

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Teatro Ragazzi - VERDINO E IL PENTOLONE DEGLI GNOMI

Domenica 22 Gennaio 2012 ore 17:30
adattamento e regia Sergio Galassi
una produzione Teatro Evento in collaborazione con Fa.Ne.P.

Verdino_small.2012L'albero di Verdino, l’elfo protagonista della storia, è infestato dai vermi: Verdino vorrebbe liberarlo, ma non ha soldi per comprare la medicina, anzi, non sa nemmeno cosa siano "i soldi". Verdino non si perde d'animo, mette sottosopra il bosco e tutti i suoi abitanti, affronta ninfe, nani, gnomi cattivi e buoni, infine incontra,Sara, una bambina, alla quale consegna le due monete d'oro di cui è entrato in possesso dopo aver trovato il favoloso pentolone degli gnomi, per far sì che vada nella farmacia del paese a comprare l'indispensabile medicina. Alla fine l’albero guarirà e potrà continuare a crescere; anche Sara sarà cresciuta un pochino tramite questa buona azione, e si sarà fatta dei nuovi amici, tra i quali Verdino, forse e non a torto il più felice di tutti...

In questa bella fiaba, scritta da un medico pediatra, il tema della malattia è associato a quello dell'amicizia, della solidarietà e della responsabilità nei confronti di chi soffre o è meno fortunato di noi.

tecniche utilizzate: teatro d’attore

fascia scolare consigliata: infanzia e primaria (classi tutte)
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Teatro ragazzi - Piume

Domenica 27 Marzo 2011 ore 16:30

di Nicoletta Briganti e Renato Patarca

una produzione Teatro del Canguro, Ancona

2011_27marLo spettacolo racconta due piccole storie di bambini: entrambe nascono da un “soffio di vento” ed entrambe raccontano di un viaggio. Le storie sono narrate e rappresentate da due attori-animatori che sembrano ricordare i sogni e le fantasie di quando erano piccoli. Il meccanismo del racconto ha inizio quando una folata di vento, come per incanto, fa rivivere un vecchio giardino abbandonato nel quale sono ancora visibili un'altalena e una giostra. Il vento accompagnerà i protagonisti delle due storie che, se pure in luoghi e in tempi diversi, sembrano essere pervasi dall'identico desiderio di “andare” e conoscere.

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Teatro ragazzi - filastrocche

Domenica 13 Marzo 2011 ore 16:30

canzoni e filastrocche con Daniela Cossiga

una produzione La Botte e il Cilindro, Sassari

 

Piccole storie in versi:

2011_13marMa che bel castello… La bella lavanderina… C’era un grillo in un campo di lino…. Piccoli racconti “animati” dalla rima e da melodie elementari. Così sono le filastrocche. E sembrava che dovessero sempre e solo quelle della tradizione (cantate fra gli altri magistralmente da Paolo Poli). Poi arrivò Gianni Rodari: Fattorino in bicicletta dove corri con tanta fretta?… S’io fossi il padrone del treno… Filastrocca impertinente, chi sta zitto non dice niente… La leggerezza e i paradossi di Rodari sono riusciti a eguagliare le filastrocche della tradizione. Virgilio Savona e Lucia Mannucci (la coppia del Quartetto Cetra) musicarono un giorno i versi di Rodari. E fu un delizioso gioco nel gioco. “Filastrocche” ripercorre quell’avventura.

 

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Teatro ragazzi - Le storie dello zecchino

Domenica 27 Febbraio 2011 ore 16:30

testo e regia di Mario Mirabassi

una produzione Tieffeu, Perugia

Ci sono storie che restano impresse nella memoria di ognuno di noi. Il ricordo ancora si accende quando apriamo un libro, ascoltiamo il motivetto di una canzone, riconosciamo nella televisione accesa un buffo personaggio a noi familiare. Questi ricordi riemergono più facilmente se entriamo per caso in un luogo inconsueto, dove il tempo sembra essersi fermato: una vecchia soffitta. Tra gli oggetti dimenticati c’ èun vecchio forziere pieno di zecchini doro, attraverso i quali si dipana piano piano un collage di storie che evocano mondi e situazioni che appartengono a tutti noi. Ci sono storie che restano impresse nella memoria di ognuno di noi. Il ricordo ancora si accende quando apriamo un libro, ascoltiamo il motivetto di una canzone, riconosciamo nella televisione accesa un buffo personaggio a noi familiare. Questi ricordi riemergono più facilmente se entriamo per caso in un luogo inconsueto, dove il tempo sembra essersi fermato: una vecchia soffitta. Tra gli oggetti dimenticati c’ èun vecchio forziere pieno di zecchini doro, attraverso i quali si dipana piano piano un collage di storie che evocano mondi e situazioni che appartengono a tutti noi.

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30)

 

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Teatro ragazzi - mammapapà

Domenica 13 febbraio 2011 ore 16:30
regia Stefano Cipiciani
una produzione Fontemaggiore Teatro Stabile di Innovazione, Perugia

Cosa fanno i vostri genitori quando voi non ci siete, quando siete a scuola la mattina, o a danza, o in piscina? Cosa sognano a letto la sera, cosa si dicono la mattina, mentre voi ancora dormite? Perché litigano? E soprattutto, sono sempre stati così? O sono stati anche loro bambini? Chissà se lo ricordano ancora… Due buffi Mammapapà vi condurranno nella loro strana casa e vi racconteranno una storia, la loro storia, la storia dei loro vizi e delle loro virtù, dei loro ricordi e dei loro sogni, dei loro balocchi e dei loro profumi…

Biglietti in vendita presso il botteghino del teatro (lun/ven 16.30/19.30)

 

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Teatro ragazzi - Alla ricerca del grande mago di Oz

Domenica 16 Gennaio 2011 ore 16:30

testo e regia Maria Cristina Giambruno
una produzione L'Uovo Teatro Stabile di Innovazione

Anche L. Frank Baum, autore de “Il Mago di Oz”, era mancino come Lewis Carroll, autore di “Alice nel paese delle meraviglie”, e anche lui, come Carroll, possedeva, senza nessuna intenzione di svendersela, una fantasia, una creatività, un animo tout court bambino.

Perciò egli sapeva esattamente, proprio come Carroll, ciò che piace ai bambini, semplicemente perché le loro scelte sono anche le sue. Perciò nel suo libro può parlare di maghi, streghe, cicloni, scimmie volanti e soprattutto di uomini di latta alla ricerca di un cuore, di spaventapasseri che parlano e di leoni fifoni. E lo fa alla grande tirandosi dietro tutti, bambini e adulti, perché tutto ciò che narra lo vive assolutamente senza artifici né bamboleggiamenti “ad usum delphini”.

A conferma, ove occorra, che “l’uomo diventa ciò che è”, come afferma Nietzsche, basta che ciascuno impari a conoscersi, con l’aiuto di qualcuno di giusto e di qualcosa di altro, come l’amicizia appunto. E tutto ciò in una storia per bambini. Grande Baum!

Per questi motivi e per altri ancora, dopo aver reso omaggio al genio di Carroll, portando in scena la sua Alice, ora mi piace celebrare la fantasmagorica creatività di Baum con l’allestimento de “Alla ricerca del grande e terribile Oz”, una interpretazione della sua opera in chiave decisamente moderna per la combinazione di molteplici forme e linguaggi, anche quelli multimediali, che meglio possano tradurre e comunicare ai ragazzi di oggi la poeticità e la sublime intelligenza delle sue pagine.

Maria Cristina Giambruno

 

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Teatro Ragazzi - Storie di neve ovvero lo Schiaccianoci

Domenica 12 Dicembre 2010 ore 16:30 Sala Mazzini

di Maria Cristina Giambruno
L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione

Una fiaba tedesca e il balletto russo che a partire da essa è stato composto costituiscono trama e ispirazione di “Storie di neve”. E’ Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, personaggio tra i più straordinari della letteratura tedesca, a scrivere nel 1816 “Schiaccianoci e il Re dei topi”, un racconto talmente coinvolgente e geniale da conquistare Alexandre Dumas padre, il quale decide di tradurlo fedelmente in francese; è nella versione francese che la fiaba approda in Russia e fa innamorare di sé anche il celebre compositore Ciajkovskij che tra il 1891 e il 1892 scrive le musiche per il balletto in due atti “Lo schiaccianoci”.

La fiaba - che racconta la storia di Maria, del suo regalo di Natale Schiaccianoci e di giocattoli che prendono vita - viene in questa occasione trasposta in forma teatrale da Maria Cristina Giambruno che nelle note sullo spettacolo scrive:

“Spulciando e studiando, ripercorrendo a ritroso le tappe della mirabolante avventura di Schiaccianoci da un paese all’altro, da una sensibilità ad un’altra, da una forma artistica a un’altra, mi sono così immersa in tale itinerare che ho voluto impegnarmi a raccontare tutte le emozioni, gli incantamenti, le magie di questo viaggio al mio pubblico, affinché esso diventasse il viaggio di tutti - quelli che lo vogliano - attraverso l’anima e l’arte di Ciajkovskij… Raccontando, s’intende, secondo la forma artistica che mi è più congeniale: il teatro, appunto… E in questo caso il teatro di animazione, con gli attori che, dichiaratamente a vista, danno vita - con il cuore prima, con le mani poi - ai pupazzi che, muovendosi sulle note del balletto in una scenografia evocatrice di merletti di zucchero filato, narrano la storia della coraggiosa Maria e del goffo Schiaccianoci che insieme sconfiggono il terribile Re dei topi e insieme approdano …in un paese dove si possono vedere dovunque boschi di scintillanti abeti natalizi, castelli di marzapane e le più inverosimili meraviglie… sempreché, beninteso… si abbiano occhi per vederle…“.

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Teatro ragazzi - Biblioplay

Domenica 21 Marzo 2010 ore 16:30

scritto e diretto da Maria Cristina Giambruno
una produzione L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione

C’è una storia per tutti e ognuno ha la sua storia, ma alla fine la storia di ognuno è la storia di tutti e non c’è altra storia da raccontare.

Il sipario si apre su luci, video e musiche sparate a palla che avvolgono tre bizzarri personaggi: lo Smilzo e il Fuso che fanno acrobazie giocando con i loro idolatrati videogames mentre la Persa tenta di leggere in pace un libro in cui vorrebbe…pacificamente…perdersi, appunto. Ma il frastuono è tale da impedirle persino di capire cosa stia leggendo…perciò, esasperata, la poverina sbotta e scaglia sui due un’anatema: che un fulmine li colpisca immediatamente! E all’improvviso…un lampo e…via! La luce se ne va lasciando tutti al buio stupiti e confusi…ma cercando cercando, una candela vien fuori e all’esile fiammella i due si chiedono come passare il tempo in attesa che la luce torni, perché con un lumicino così non si può certo fare molto… forse… soltanto… magari… leggere qualcosa. Inutile dire che la Persa è strafelice di mettere i suoi libri a disposizione, volendo…e così all’inizio, un po’ svogliati e scettici, lo Smilzo e il Fuso cominciano a leggere guidati dall’amica. E pian pianino, pagina dopo pagina cominciano ad appassionarsi alle vicende agli eroi alle battaglie e alle glorie per finire col perdersi nelle avventure che leggono, tanto da diventare i protagonisti. Gioco nel gioco, teatro nel teatro, prenderanno vita sulla scena alcuni dei personaggi più amati, o più odiati dall’infanzia e dai ragazzi. Con Biblioplay mi piacerebbe dire, anzi ripetere perché è una vita che lo faccio, ai ragazzi che, senza nulla togliere ai vari giochi mediatici, la lettura è il più gran bel gioco del mondo…il più emozionante e completo e soprattutto l’unico che, a differenza degli altri, non passerà mai di moda.

 

…ho ideato uno spettacolo che presenta attori impegnati nel racconto di storie… infinite… cioè non finite, perché ciò che accade in seguito si trova appunto, da sempre, nei libri… E così lo spettatore che vuol sapere come continuano quelle avventure dovrà andare a cercare… libri, per l’appunto… e d’autore!!!… riscoprendo il piacere ineguagliabile della parola cartacea, la sola che sappia coccolare non solo la vista ma tutti i sensi: il tatto, quando sfogli il libro, l’olfatto quando ne annusi la carta stampata, l’udito quando giri le pagine croccanti e il gusto… di viaggiarci dentro!!!…ma vogliamo mettere?! Ci si provi con un televisore, magari sul comodino…! E poi… la tv è immagine, ma il libro è IMMAGINAZIONE!!…

 

Maria Cristina Giambruno

 

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