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IL FU MATTIA PASCAL

Operazione difficile e impegnativa quella compiuta da Tato Russo nel trasformare in opera teatrale un romanzo complesso come Il fu Mattia Pascal, il primo grande successo di Pirandello.
La vicenda, caratterizzata da una grande complessità, è affollata da molti personaggi (ognuno con una sua psicologia) che ruotano intorno al protagonista principale, la cui vita quotidiana nel paese d’origine è caratterizzata da una situazione familiare complicata e tesa.
Ma uno strano scherzo del destino fa capolino nella sofferta esistenza di Mattia: egli, in fuga dai suoi problemi e da se stesso, vince un’enorme somma di denaro al casinò di Montecarlo e allo stesso tempo apprende che lo si è scambiato per un tizio trovato morto nel suo paese.
Quale migliore occasione per provare a ricostruirsi un’altra vita con il nuovo nome di Adriano Meis.
Tato Russo si cimenta con eccellenti risultati non solo nella trasformazione del romanzo in un’opera teatrale, ma anche nel rappresentare la doppia identità del protagonista.
Colpisce il forte senso di drammaticità pirandelliana con sfumature di umorismo e ironia, pur nell’enigmaticità di una vita costruita da molteplici maschere, interpretate, in questo caso, dall’abile capacità recitativa di un cast molto valido.

Valentina Di Nunzio, III A Liceo Classico \\\"Vittorio Emanuele II\\\"

Ultima modifica ilMercoledì, 03 Aprile 2013 16:28

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