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Miseria e Nobiltà

Miseria e nobiltà rappresenta una delle espressioni più celebri del teatro napoletano e costituisce uno dei cavalli di battaglia di artisti del calibro di Eduardo di Filippo. La trasposizione cinematografica del 1953 di Mario Mattoli con Totò, Sophia Loren e Carlo Campanili offre una visione straordinaria e illustre della commedia di Scarpetta. L’interpretazione di Totò è ancora oggi ricordata per la sequenza in cui l’attore “divora gli spaghetti” e per il “paltò di Napoleone”. La commedia riproposta da Lello Arena Geppy Gleijeses e da Marianella Bargilli non tradisce la tradizione e ha come protagonisti Felice uno squattrinato e Pasquale un fotografo ambulante. Il giovane nobile Eugenio vorrebbe sposare la donna che ama ma il marchese Favetti, il padre si oppone al matrimonio del figlio poichè Gemma è la figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale con le rispettive famiglie, si introducono a casa del giovane marchese fingendosi i parenti nobili di Eugenio. Il Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa facendosi chiamare Don Bebè. Il figlio che lo ha scoperto lo costringe a dare il suo consenso per le nozze.

Lavinia Palermo VA Liceo Linguistico
Ultima modifica ilMartedì, 12 Febbraio 2013 09:33

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