MISERIA E NOBILTA\\\'
- Scritto da Natalia, Fernanda, Valentina,Michela,Giorgia,Manuel, Luca
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MISERIA E NOBILTA\\\'
Tratto dall\\\'omonima opera teatra del 1888 di Eduardo Scarpetta,La commedia ha come protagonista Felice Sciosciammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, e la trama gira attorno all\\\'amore del giovane nobile Eugenio per Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito. Il ragazzo è però ostacolato dal padre, il marchese Favetti, che è contro il matrimonio del figlio per via del fatto che Gemma è la figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, si introdurranno a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. La situazione si ingarbuglia poiché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio, scopertolo e minacciatolo di rivelare la verità, lo costringerà a dare il suo consenso per le nozze. Nel primo atto (la miseria) troviamo personaggi disperati che si azzannano tra di loro e che hanno perso qualsiasi dignità. Si ride, ma si ride amaro. Il palcoscenico è nudo, una tavola, poche sedie così da risaltare l\\\'ambiente degradado e misero
Nella seconda parte (la nobiltà) è tutto finto e luccicante, quinte di carta dipinta, cuochi e salcicce ritratti ovunque, un padrone di casa “pezzente ” e tanti finti nobili travestitisi nella sartoria del San Carlo; ce n’è uno solo vero ed è un vecchio bavoso che tenta di concupire una ragazza. C’è un lieto fine ma la miseria resta miseria e la nobiltà non esiste.
Natalia Sulas, Fernanda Settembrino , Valentina Caravaggio, Michela di Pietro, Giorgia Volpe, Manuel Tatasciore, Luca Di Tizio VBL liceo linguistico \\\"C. De Titta\\\"
Tratto dall\\\'omonima opera teatra del 1888 di Eduardo Scarpetta,La commedia ha come protagonista Felice Sciosciammocca, celebre maschera di Eduardo Scarpetta, e la trama gira attorno all\\\'amore del giovane nobile Eugenio per Gemma, figlia di Gaetano, un cuoco arricchito. Il ragazzo è però ostacolato dal padre, il marchese Favetti, che è contro il matrimonio del figlio per via del fatto che Gemma è la figlia di un cuoco. Eugenio si rivolge quindi allo scrivano Felice per trovare una soluzione. Felice e Pasquale, un altro spiantato, assieme alle rispettive famiglie, si introdurranno a casa del cuoco fingendosi i parenti nobili di Eugenio. La situazione si ingarbuglia poiché anche il vero Marchese Favetti è innamorato della ragazza, al punto di frequentarne la casa sotto le mentite spoglie di Don Bebè. Il figlio, scopertolo e minacciatolo di rivelare la verità, lo costringerà a dare il suo consenso per le nozze. Nel primo atto (la miseria) troviamo personaggi disperati che si azzannano tra di loro e che hanno perso qualsiasi dignità. Si ride, ma si ride amaro. Il palcoscenico è nudo, una tavola, poche sedie così da risaltare l\\\'ambiente degradado e misero
Nella seconda parte (la nobiltà) è tutto finto e luccicante, quinte di carta dipinta, cuochi e salcicce ritratti ovunque, un padrone di casa “pezzente ” e tanti finti nobili travestitisi nella sartoria del San Carlo; ce n’è uno solo vero ed è un vecchio bavoso che tenta di concupire una ragazza. C’è un lieto fine ma la miseria resta miseria e la nobiltà non esiste.
Natalia Sulas, Fernanda Settembrino , Valentina Caravaggio, Michela di Pietro, Giorgia Volpe, Manuel Tatasciore, Luca Di Tizio VBL liceo linguistico \\\"C. De Titta\\\"
Ultima modifica ilLunedì, 11 Febbraio 2013 15:48