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Todo Modo - 9 gennaio 2009

E' stata una messa in scena ricca di pathos e colpi di scena quella a cui noi giovani abbiamo avuto il privilegio di assistere lo scorso venerdì 9 Gennaio.
"Todo Modo" è tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, un giallo nel quale l'autore siculo ha voluto rappresentare come la corruzione politica ed ecclesiastica negli anni 70 era tipica nel nostro Paese.
Il tutto narra la storia di un professore (Paolo Ferrari) in perenne ricerca di un posto di pace e solitudine.
Il caso o il destino fa sì che lo scrittore si imbatta nell'Eremo di Zafer, un rifugio di preghiera trasformato da un certo Don Gaetano (Giuseppe Pambieri) in un tetro hotel. Dopo il colloquio con un giovane prete, il protagonista viene a sapere che questo luogo pieno di mistero è teatro, una volta ogni anno, di un ritiro spirituale a cui partecipano i personaggi più illustri della scena politica e religiosa. Allo scrittore viene concesso il privilegio di restare. Ma, durante questa importante cerimonia la scena cambia totalmente: viene ucciso un ministro. Da questo momento in poi ci sarà un susseguirsi di delitti che il vice procuratore Scalambri, ex alunno del professore, sarà chiamato a risolvere.
La narrazione rimane sospesa: non viene svelato il nome dell'assassino. Una storia che può essere definita ambigua: da giallo si trasforma in mezzo per denunciare la depravazione che incombeva sull'Italia dell'epoca.
Nel complesso la rappresentazione teatrale risulta interessante, nonostante nella seconda parte dello spettacolo sia più difficile cogliere il filo della narrazione.
Superba la recitazione dei due protagonisti Ferrari e Pambieri, i quali non smentiscono la loro bravura sul palco.

Lorenza Di Paolo, Liceo Classico "Vittorio Emanuele II", classe II B
Ultima modifica ilSabato, 17 Gennaio 2009 09:31

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