LA GRANDE GUERRA - 4 dicembre 2008
- Scritto da Mario Cardone, III B Umberto I, Lanciano
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Lopera dal titolo La grande guerra, è un lavoro a due voci, supportato da suoni e immagini messo in scena dalla compagnia teatrale dellOrteat di Padova.
Il regista Carlo Bertinelli insieme allattrice Alessandra Brocadello, danno voce ai ricordi di un periodo storico, inizialmente attraverso discorsi e pareri di quelli che erano favorevoli e non alla guerra e in seguito poesie di Ungaretti e DAnnunzio le cui gesta, dalla Beffa di Buccari, al volo su Vienna, vengono narrate dallo stesso regista Bertinelli.
Gli attori che in tutto sono tre interpretano più personaggi.
Lattenzione del pubblico è subito attratta dallo spazio diviso in più scene: a destra un balcone, a sinistra la stanza del trucco, in fondo sacchi di sabbia; gli oggetti vengono utilizzati e spostati a seconda delle scene da rappresentare.
I costumi che gli attori indossano sono realizzati tenendo conto dellepoca e dalla loro fattura è possibile che siano stati creati dagli stessi attori. La musica eseguita dal vivo ha un ruolo fondamentale in tutta la rappresentazione, lenta per suscitare ricordi, tristezze e tutte le sensazioni della guerra, veloce nelle scene di movimento, di molto effetto alcune scene che sono accompagnate da una voce fuori campo che aiuta la narrazione e illustra le immagini prodotte sullo schermo sullo sfondo del palco.
Nota dolente sicuramente lilluminazione dello spazio scenico, ottenuta da fari teatrali, non sufficienti a valorizzare la scenografia, la cui intensità spesso crea problemi anche agli attori per la lettura dei testi. Complessivamente il mio giudizio è positivo perché la rappresentazione oltre ad essere coinvolgente ha saputo ricreare i temi, latmosfera e la tragicità della guerra.
Mario Cardone, III B Scuola Media "Umberto I", Lanciano
Il regista Carlo Bertinelli insieme allattrice Alessandra Brocadello, danno voce ai ricordi di un periodo storico, inizialmente attraverso discorsi e pareri di quelli che erano favorevoli e non alla guerra e in seguito poesie di Ungaretti e DAnnunzio le cui gesta, dalla Beffa di Buccari, al volo su Vienna, vengono narrate dallo stesso regista Bertinelli.
Gli attori che in tutto sono tre interpretano più personaggi.
Lattenzione del pubblico è subito attratta dallo spazio diviso in più scene: a destra un balcone, a sinistra la stanza del trucco, in fondo sacchi di sabbia; gli oggetti vengono utilizzati e spostati a seconda delle scene da rappresentare.
I costumi che gli attori indossano sono realizzati tenendo conto dellepoca e dalla loro fattura è possibile che siano stati creati dagli stessi attori. La musica eseguita dal vivo ha un ruolo fondamentale in tutta la rappresentazione, lenta per suscitare ricordi, tristezze e tutte le sensazioni della guerra, veloce nelle scene di movimento, di molto effetto alcune scene che sono accompagnate da una voce fuori campo che aiuta la narrazione e illustra le immagini prodotte sullo schermo sullo sfondo del palco.
Nota dolente sicuramente lilluminazione dello spazio scenico, ottenuta da fari teatrali, non sufficienti a valorizzare la scenografia, la cui intensità spesso crea problemi anche agli attori per la lettura dei testi. Complessivamente il mio giudizio è positivo perché la rappresentazione oltre ad essere coinvolgente ha saputo ricreare i temi, latmosfera e la tragicità della guerra.
Mario Cardone, III B Scuola Media "Umberto I", Lanciano
Ultima modifica ilMercoledì, 24 Dicembre 2008 10:43