Il borghese gentiluomo
- Scritto da Clara Cuonzo
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Il messaggio educativo di quest’opera viene, però, audacemente nascosto tra le pieghe di un’esilarante commedia dal gusto quasi farsesco.
Nell’attenzione appassionata dedicata alla cura dei costumi e dei numerosi inserti musicali si riscontra l’audace desiderio di sottrarre lo spettatore alla realtà quotidiana e di trasportarlo nel mondo del fiabesco.
Anche nell’universo della favola, dell’ideale e dell’aspirata utopia del borghese, c’è, però, spazio per la razionale, calcolatrice e disillusa esperienza della moglie che, invano, cerca di far rinsavire il marito, perso nei meandri insondabili del sogno.
L’unica possibilità di convivere con la pazzia, però, sta nell’assecondarla: è proprio questo il compito del servo che riesce a cucire nella stessa tela follia e razionalità.
Un finale, in gran stile, è garantito, ma dietro la trama dello spettacolo si snoda il paradosso del tragico tradire se stessi.
Clara Cuonzo, II C Liceo Classico “V. Emanuele II”