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Pirandello e il "teatro nel teatro"

Giovedi 16 febbraio 2012,alle ore 21,al Fenaroli di Lanciano è andata in scena la rappresentazione intitolata \\\"Questa sera si recita a soggetto\\\",uno scritto teatrale facente parte di una trilogia,insieme a \\\"6 personaggi in cerca d\\\'autore\\\" e \\\"Ciascuno a modo suo\\\",opere queste elaborate dallo scrittore italiano novecentesco più famoso al mondo:Luigi Pirandello. La raccolta è rinomata per la presenza di elementi innovativi rispetto alla tradizione teatrale del tempo:autonomia piena dei personaggi,messa a nudo di artifici teatrali,destrutturazione della vicenda raccontata;questi sono aspetti tipici del cosidetto\\\"teatro del teatro\\\",cioè quella particolare tecnica teatrale in cui durante uno spettacolo ne viene inserito e rappresentato un secondo. In questo modo gli attori della scena assistono ad un\\\'altra rappresentazione teatrale e si trasformano essi stessi in spettatori, e di conseguenza realtà e finzione si mescolano,si scambiano le parti,cossicchè diventa difficile distinguerle.\\\"Questa sera si recita a soggetto\\\" è un saggio sul teatro,caratterizzato dalla caduta della barriera fra scena ed extrascena,dall\\\'intervento degli spettatori, dall\\\'intenzione metateatral e dall\\\'impiego di varie arti(cabaret,danza,musica,melodramma,film).Viene rappresentato il conflitto tra gli attori divenuti personaggi e il loro regista,Hinkfuss;costui vuole primeggiare sull\\\'autore e ridurre gli attori a burattini,costringendoli a recitare senza testo scritto e pertanto a dipendere solo da lui.La compagnia dovrebbe recitare a soggetto \\\"Leonora addio\\\",una novella pirandelliana,improvvisando.La ribellione avviene sul palcoscenico durante la recita,perciò gli attori in un momento parlano come tali,criticando il regista in nome della loro professione,e in un altro momento agiscono come personaggi che recitano la parte della novella,immedesimandovisi a tal punto da dimenticare di stare recitando.Il passaggio dal metateatro(discussione sul teatro) al teatro(rappresentazione scenica) è impercettibile e inaspettato;lo spettacolo è diviso in tre parti:la recita di \\\"Leonora addio\\\",la ribellione degli attori e la rappresentazione di entrambi questi momenti,quindi la vicenda narrativa è continuamente interrotta.Gli attori sono talmente coinvolti nella parte che entrano in lotta con il potere assoluto che il regista rivendica:ad agire in loro è la forza della vita che coincide con quella dell\\\'arte.Cacciato il regista,gli attori divenuti personaggi possono recitare liberamente la storia di Mommina perseguitata dalla gelosia del marito:la donna si identifica completamente nel personaggio che,quando ne rappresenta la morte,viene anche lei colpita da collasso cardiaco. Nella conclusione si afferma che occorre tornare al testo scritto,che ridimensiona e disciplina l\\\'immedesimazione,e al ruolo direttivo di un regista,tuttavia circoscritto e limitato a compiti di organizzatore tecnico dello spettacolo. L\\\'opera segna la celebrazione della vita,elevata a mito,e dell\\\'arte.La vitalità della scena ne fa un ottimo spettacolo,assolutamente da non perdere. Sara Cavacini,liceo classico,III C
Ultima modifica ilMercoledì, 07 Marzo 2012 10:50

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