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La commedia di Candido

Diderot, Rousseau, Voltaire… e le loro mogli! Sono questi i personaggi con cui la protagonista de “La commedia di Candido”, Augustine, deve confrontarsi. Infatti la commedia, dal nome ingannevole, non parla della storia del ragazzo Candido, dal romanzo omonimo di Voltaire, ma di Augustine, donna apparentemente ingenua ma molto furba. L’anno è il 1759, Voltaire sta scrivendo il suo capolavoro, il Candido, libriccino satirico che avrebbe, a sua detta, fatto cadere nel ridicolo molti uomini di potere. E’ il putiferio, re e sovrani di tutto il mondo sono preoccupatissimi, i filosofi sono indignati, Diderot e Dalembert temono per il prestigio della loro Enciclopedia, scritta poco prima, il cinico e scorbutico Rosseau teme per la sua reputazione. E in questo caos generale tutti cercano di trafugare dei capitoli del Candido dallo stesso Voltaire. E’ proprio in questa storia che la nostra protagonista Augustine viene coinvolta, e come nella migliore commedia degli equivoci, sarà prima la sguattera in casa Diderot, poi la farmacista personale di Rosseau, poi ancora la duchessa, contessa, marchesa, di un regno sconosciuto davanti allo stesso Voltaire. Sono mille e mille avventure quelle che affronterà Ottavia Piccolo, Augustine, incontrandosi e scontrandosi con Diderot, Rosseau e Voltaire, interpretati tutti e tre da un fantastico Vittorio Viviani. Lo spettacolo, fortemente ironico, è molto vicino a temi attuali, come la libertà di pensiero e la brutalità delle guerre, e con la leggerezza di Ottavia Piccolo e la bravura di tutti gli altri attori si trasforma in un vero e proprio gioiello teatrale, impreziosito ancora di più da colori, scenografie, vestiti che rendono benissimo il ciclone di sensazioni e vicende in cui Augustine sarà coinvolta.

Alice Casalanguida IIIc liceo classico "vittorio emanuele II"

Ultima modifica ilMercoledì, 06 Maggio 2009 21:35
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