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Pensaci Giacomino

La messa in scena dello spettacolo “ Pensaci Giacomino “ al Teatro Fenaroli di Lanciano del 02
novembre ha visto come protagonista il grande Leo Gullotta. Una commedia scritta nel 1917 che
dopo 102 anni riesce a cogliere ancora oggi gli stereotipi tipici della società: l’essere incompresi e
visti in modo negativo, questo è ciò che accade al Professor Toti.
Opera divisa in tre atti , nel copione originale, ma con una rielaborazione da parte del regista in un
comodo atto unico in cui ha alleviato e facilitato la comprensione dell’opera, facendola diventare
quasi giovanile e contemporanea.
La commedia si apre su una scenografia essenziale e incisiva, presentandoci Agostino Toti, un
insegnante ormai vecchio e amareggiato, che racconta al direttore della scuola come, per
vendicarsi dello Stato che l’ha sottopagato, rendendogli impossibile la formazione di una famiglia,
abbia deciso di prendere per moglie la giovanissima Lillina, alla quale potrà assicurare, dopo la sua
morte, la propria pensione.
Leo Gullotta è riuscito ad interpretare ciò che Pirandello ha voluto comunicare, tramite questa
denuncia della società ; la regia di Fabio Grossi ha colto i tratti umoristici e popolari dell’autore, che i
bravissimi attori hanno reso con efficacia, mantenendo dietro l’atmosfera paradossale il sottofondo
drammatico, palese nella recitazione di ogni personaggio.
In generale grazie alla scenografia insolita e al talento degli attori si è creata una sinergia fra
palcoscenico e pubblico, portando l’osservatore ad immedesimarsi nei protagonisti stessi,
riuscendo nel tentativo dell’autore di far riflettere nelle problematiche sociali chiunque veda
l’opera.

Francesco Datti

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