PARENTI SERPENTI - Prosa |
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Lunedì, 11. Febbraio 2019, 21:00
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Lunedì 11 febbraio 2019 ore 21
PARENTI SERPENTI
di Carmine Amoroso
Ente Teatro Cronaca – Vesuvio Teatro Napoli
con Lello Arena
Giorgia Trasselli e con Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa, Fabrizio Vona
regia di Luciano Melchionna
Carmine Amoroso, autore e regista lancianese, ha scritto per il teatro questa pièce che Monicelli trasformò in un film che lentamente ma con decisione si è trasformato in un cult. La versione teatrale del regista Melchionna, che affida il ruolo di protagonista a Lello Arena, toglie ovviamente i richiami lancianesi della Squilla e delle tradizioni locali della versione cinematografica ed è lontana dall’allestimento degli “Amici della ribalta” versione tutta lancianese portata con successo per alcuni anni nei teatri abruzzesi. La storia è conosciuta. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa: un braciere pericoloso ma rassicurante come tutte le abitudini e le tradizioni. Un Natale a casa dei genitori anziani che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti, e andati a lavorare in altre città. All’improvviso però, i genitori, fino ad allora autonomi punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli e prendersi cura della loro vecchiaia… a chi toccherà? Lello Arena, con la sua carica comica e umana, nei panni del papà – interpretato da Panelli nel film di Monicelli, fa ipotizzare con il suo sguardo, ad un bambino, intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare tutti? In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa ormai, con questa commedia si passerà dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco, e a tratti surreale dei personaggi, al più turpe cambiamento di quegli esseri che da umani si trasformeranno negli animali più pericolosi e subdoli: i serpenti.
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Luogo Teatro Fenaroli |
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