L'uomo di Tarso - 6 marzo 2009
- Scritto da Federica Di Camillo
- Pubblicato in Recensioni degli spettatori
- Letto 1731 volte
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
L'UOMO DI TARSO
Jobel Teatro, in occasione dell'anno Paolino, mette in scena un racconto teatrale che ha lo scopo di ripercorrere insieme al pubblico la vita, i viaggi, il cammino spirituale e la profonda ricerca teologica di S. Paolo.
Lo spettacolo, che si ispira agli Atti degli Apostoli e alle lettere , esalta il valore e il coraggio di un uomo che è chiamato a diffondere, dandone testimonianza, la sua fede da Tarso all'intero universo.
Si tratta di una storia che viene raccontata su vari livelli e per mezzo dell'alternarsi di diverse scene e differenti registri stilistici ( recitazione, danza e canto) così che possa essere comprensibile e possa offrire le basi per una profonda riflessione ad un pubblico eterogeneo.
La vicenda di Saulo ha così inizio: dagli ammonimenti del saggio Gamaliele alla lapidazione di S. Stefano. L'abbaglio della luce di Damasco, la cecità, il turbamento, il dolore e poi di nuovo la chiarezza e l'inizio di un lungo viaggio che gli consente di incontrare luoghi, genti e personaggi (amici e nemici) i quali lo seguono per una parte del suo percorso.
Così Paolo parla della vita, della fede, della forza, della speranza, del coraggio, del bene, ripercorrendo con il pubblico di oggi e con quello della sua epoca gli aspetti di una storia passata, coinvolgendolo con le sue preziose testimonianze.
Paolo infine giunge a Roma e viene condannato a morte, ma esce di scena in modo dignitoso e fiero di aver diffuso e conservato la fede.
Uno spettacolo all'insegna delle emozioni che narra di un viaggio intenso che come un puzzle di digressioni, ricompone pezzetto dopo pezzetto la vita, il pensiero e la fede di San Paolo.
Federica Di Camillo II B Liceo Classico, Lanciano
Federica Di Camillo II B Liceo Classico, Lanciano