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TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE: IL MUSICAL.

Con Carolina Ciampoli e Gabriele de Guglielmo.
Regia e coreografie di Fabrizio Angelini
Compagnia dell’Alba, Ortona
Tutti insieme appassionatamente è un musical diretto da Robert Wise ispiratosi al libro autobiografico “The Trapp family singers” di Maria Von Trapp (cantante e scrittrice austriaca del 1900).
La storia parla della novizia Maria, cresciuta in un convento di Salisburgo alla fine degli anni Trenta. Il suo carattere troppo intraprendente e lontano delle regole monastiche spinge la madre superiore a mandare Maria come istitutrice nella casa del Capitano Von Trapp, vedovo e con, tra l’altro, sette figli. Durante il corso della vicenda possiamo notare come Maria riesca a creare un legame molto forte con i bambini e a infrangere quelle che erano le regole di casa: ovvero insegna loro a cantare e ballare. Il servizio in casa Von Trapp si interrompe quando il comandante dà la notizia del suo matrimonio con la baronessa Elsa Schraeder e l’accorgersi dei bambini che Maria si era innamorata del loro padre. Così la promessa novizia decide di tornare in convento per prendere i voti e, solo dopo il convincimento della madre superiore, ella deciderà di tornare alla casa Von Trapp. Nel frattempo anche il capitano si accorge di questo sentimento e per tanto decide di lasciare la baronessa e di sposare Maria.
Durante il loro viaggio di nozze, l’Austria viene annessa pacificamente al Terzo Reich e perciò il comandante è chiamato a servire la marina tedesca; ma il suo amor di patria lo porta a scappare, attraverso un sotterfugio, in Svizzera con l’aiuto fondamentale delle suore.
Lo spettacolo affronta il momento di espansione politica ed economica della Germania all’alba del secondo conflitto mondiale. Questa sua estensione fa sì che tutti i paesi ad essa alleati si uniformino alle leggi tedesche, attraverso l’esposizione delle bandiere del Terzo Reich o prestare servizio come militare.
Anche se può sembrare che il musical affronti delle tematiche di codesto genere in maniera un po’ più superficiale rispetto ad un classico spettacolo di prosa, ciò non è vero: esse sono state trattate con serietà e con la comprensione approfondita e critica delle stesse; solo che, a differenza di uno spettacolo di prosa, il musical abbraccia tutte le fasce sociali per la comprensione, attraverso i balli e canti, di un gran numero di persone.
Secondo il mio personale giudizio, il musical ha un grande valore sia artistico che tecnico; gli attori sono ben preparati sotto tutti i profili, ovviamente c’è chi ha una estensione vocale più ampia o chi ha la capacità di muoversi meglio sul palcoscenico, a dimostrazione di un buon
livello della compagnia stessa.
La scenografia è formata da pochi pezzi che si alternano in modo giusto creando i vari ambienti compositivi.
Roberta Marfisi
III B – Liceo Classico Vittorio Emanuele II
Ultima modifica ilGiovedì, 20 Dicembre 2012 17:30
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