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\\\"AL DI LA\\\' DELLA PAURA\\\"

CHI HA PAURA MUORE OGNI GIORNO!!!
L’ idea dello spettacolo nasce nel 2007/2008 in seguito al forte desiderio di un uomo esemplare, il giudice Ayala, di voler raccontare fedelmente gli avvenimenti riguardanti due pilastri della lagiltà, due uomini che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del Novecento italiano: Falcone e Borsellino.
Lo spettacolo, tratto dal libro omonimo, è un lungo monologo in cui il giudice Ayala racconta l’ esperienza che ha vissuto accanto a questi due grandi magistrati: gli inizi della carriera, le fatiche, i rischi, il “Maxi Processo”, la speranza nella giustizia e la tragica fine.
Diviso in tre parti lo spettacolo si apre con la narrazione degli anni di lavoro con Falcone e Borsellino, delle indagine, dei processi, delle cene in famiglia e degli attentati, dipingendo un quadro di “vita straordinaria” fatta di dedizione assoluta al proprio lavoro e ai propri ideali, di ferrea volontà nel perseguire i propri obiettivi , ma anche di serenità con cui si affronta un impegno che si sa essere “alto”. Ne viene fuori il ritratto di due uomini con un grande senso dell’ umorismo e una grande forza nell’ affrontare la loro scelta di vita e nel ribadire le scelte fatte: combattere la mafia per una Sicilia, un’Italia migliore.
La seconda parte è occupata la narrazione del Maxi processo, del raggiungimento del primo obiettivo per destabilizzare l’ organo mafioso. Il tutto è reso in maniera dettagliata grazie anche all’ampio utilizzo di fonti come giornali e video dell’ epoca. La terza parte, qui non rappresentata, , tratta l’ attualità della mafia e della sua evoluzione nel corso del tempo.
Il giudice Ayala è una voce che si fa portatrice della grande eredità lasciata da Falcone e Borsellino, di un impegno di vita che va oltre la morte, di un’instancabile difesa della legalità. Egli è riuscito con semplicità a fare della sua vita e della vita dei due magistrati una testimonianza vivente che ci ricorda l’importanza e la differenza che può fare un uomo “giusto” e “onesto” e ci invita ad un impegno civile che sconfigga omertà e delinquenza in tutte le sue sfaccettature.
(Barbara Bellomo)
Ultima modifica ilSabato, 18 Febbraio 2012 13:29
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