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La Locandiera - 15 gennaio 2009

Una rappresentazione del tutto insolita quella messa in scena da Ferrini eppure riesce ancora una volta a stupire lo spettatore. Mirandolina, la protagonista, ha un sostanziale obiettivo: quello di far invaghire di lei il conte di Ripafratta per riscattare il gentilsesso da lui disprezzato. La locandiera , sebbene vittima del senso di colpa, riesce nel suo intento,e a conclusione della vicenda opta per una scelta dettata dalla ragione e non dal cuore, anteponendo alla sua vera indole la volontà razionale. 

Il sipario aperto, gli indumenti del tempo a fare da scenografia e gli attori sempre presenti sul palco e dare un tocco di originalità alla scena, situazioni paradossali e intrecci inaspettati a colorire la vicenda: sono questi gli ingredienti principali dell'ottima riuscita dello spettacolo, che il regista è stato in grado di allestire in maniera magistrale e del tutto fuori dal comune.

Una rivisitazione anzitutto innovativa del classico Goldoni, che riesce a colpire inevitabilmente il pubblico e che sicuramente lascia un segno nel bagaglio teatrale di ognuno.

Ultima modifica ilGiovedì, 05 Febbraio 2009 23:33
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