Logo
Stampa questa pagina

La commedia degli errori

Cosa accadrebbe se due coppie di gemelli ,identici e omonimi, trovandosi nello stesso luogo, fossero oggetto di ripetuti equivoci e scambi di identità?

È proprio questo il plot de “La commedia degli errori” di William Shakespeare, tratta dai “Menecmi” di Plauto.

La vicenda si svolge in un’unica giornata ,dall’alba al tramonto, passando da un incipit tragico ad un “happy end” in cui tutta la famiglia è finalmente riunita.

Egeone,mercante di Siracusa , arrestato e condannato a morte, racconta davanti al duca di Efeso la storia del suo naufragio durante il quale perse la moglie Emilia, un figlio Antifolo e il servo Dromio.

Lontano dall’idea di ricalcare il plot originale ,l’autore amplifica e raddoppia i folli equivoci che accrescono la comicità e la confusione.

Antifolo e Dromio hanno infatti due fratelli gemelli che si sono salvati e, diventati adulti, decidono di partire per Efeso alla ricerca dei fratelli scomparsi.

Perfettamente uguali ma diversi caratterialmente, Antifolo di Siracusa è un uomo intellettuale,colto, caratterizzato da un aplomb inglese ,mentre Antifolo di Efeso è un mercante iracondo e passionale.

Hanno cosi inizio le astratte ed incredibili situazioni in cui le coppie di gemelli si vengono a trovare. Si innestano in una Efeso surreale le rincorse dei personaggi che non trovano mai una logica alle loro azioni ed arrivano persino a dubitare della loro identità.

La commedia si risolve nel luogo in cui Egeone deve essere condannato al patibolo,ma l’esecuzione viene sospesa e le famiglie ricongiunte annunciano liete il matrimonio di Antifolo di Siracusa.

   Lo spettacolo è scandito da un gioco di luci violente e colorate che accompagnano , in clima onirico, lo svolgimento della commedia e valorizzano i momenti di pathos e di allegria. Lo stesso debutto della compagnia con l’opera di Shakespeare, autore che all’interno delle sue follie adotta un andamento razionale,fa si che  la rappresentazione sia  più moderna e misteriosa. In essa serpeggia uno stato di inquietudine, un grigiore creato dal contrasto del bianco e del nero all’interno della scena, tormento frequentemente messo in risalto nelle scene in cui i personaggi-attori interrogano loro stessi che, a causa dei ripetuti “errori”, hanno dimenticato quale sia la loro vera identità.

Gli stessi attori ,nell’incontro tenutosi prima della rappresentazione,ci hanno mostrato come lo spettacolo è trasposto ai nostri giorni. La frantumazione temporale,la non collocazione storica evidenziano le reciproche incomprensioni. Anche i costumi sono fittizi,fantastici ,fuori da un tempo preciso,prendono spunto da varie epoche storiche e danno grande risalto alla messa in scena dell’opera.

 Ci è stato fatto notare, inoltre, che in una commedia è importante mantenere sempre una certa “leggerezza”,ovvero cercare di non appesantire le battute per avere l’effetto a tutti i costi.

Un elogio alla compagnia,dunque,perché, sebbene la reazione degli spettatori cambi di luogo in luogo,in quanto dipende dal gusto ed dall’estrazione culturale,qui a Lanciano la rappresentazione sembra essere stata molto gradita ed aver divertito un pubblico abbastanza variegato.

Martina Salerno
Ultima modifica ilLunedì, 03 Novembre 2008 00:14
Privacy Policy