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Il grido/preghiere non preghiere

Lo spettacolo teatrale “Il grido/ preghiere non preghiere” nonostante il suo contenuto ermetico mi è piaciuto. Mi è piaciuto il tentativo di portare in scena la preghiera intesa come strumento per avvicinarsi a Dio e l’atmosfera mistica che si respirava in teatro.

La scenografia alquanto essenziale, come anche i costumi di scena degli allievi attori del Teatro studio di Lanciano, hanno accompagnato bene i testi dei vari autori (tra i quali Agostino e Milosz) scelti per la rappresentazione.

Mi è piaciuta anche la scelta di introdurre nello spettacolo, non solo testi di pensatori cristiani, ma anche di quegli autori che, nelle loro produzioni letterarie, hanno sentito l’esigenza di instaurare un rapporto con Dio, fosse solo anche per imprecargli contro.

Uscita dal teatro, sicuramente ho continuato a pensare, alle parole recitate sulla scena, ai movimenti degli attori, e questo credo sia importante, perché ciò che ci spinge a pensare, ci aiuta a crescere e forse a diventare anche delle persone più consapevoli

Francesca Di Giuseppe

Ultima modifica ilLunedì, 03 Novembre 2008 00:14
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