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La Lupa - 30 novembre 2015

L'opera (riadattamento teatrale di una novella di Giovanni Verga da parte del regista Guglielmo Ferro) è ambientata in un piccolo paese agricolo della Sicilia del XIX secolo. L'estate è alle porte e tutti in paese sono impegnati nei lavori nei campi che li tengono occupati gran parte del giorno. È proprio in quest'ambito sociale ordinario che è ascritta una figura straordinaria o, per meglio dire, "diabolica": Gná Pina. Donna ormai non più giovane, ma la cui bellezza ė ancora evidente ("aveva occhi neri come carbone, labbra rosse e carnose, seno vigoroso, era alta, pallida, magra), tanto che "tutte le donne del paese quando passava si facevano il segno della croce perchè avevano paura che potesse portare via da loro i mariti con un solo sguardo", Gnà Pina, che, vedova fin da giovane, è costretta a crescere da sola sua figlia, non è evidentemente ben vista dalla società tradizionalistica e matriarcale in cui vive, tanto che in paese ora la chiamano con l'appellativo di "Lupa". L'intreccio narrativo si accentua a partire dall'innamoramento di Gnà Pina per Nanni, un giovane ragazzo che lavora nei campi. Nanni rifiuta senza esitazioni l'amore della Lupa, fortemente deciso a conservare il suo buon nome, arrivando invece a chiederle la mano di sua figlia, Maricchia. Inizialmente contraria, la Lupa acconsente in seguito al matrimonio per il semplice fatto che, in questo modo, avendo il Nanni a casa sua, avrebbe potuto continuare a sedurlo. Ormai stregato dall' "eterna" bellezza della Lupa, Nanni si arrende al suo "diabolico" destino e i due hanno una relazione amorosa. Maricchia, venuta a conoscenza dell'accaduto, accusa fortemente sua madre e la intima di lasciare per sempre casa sua. Gnà Pina rispetta la decisione di sua figlia, ma dopo alcuni giorni decide di tornare. La vicenda si conclude con l'uccisione di Gnà Pina ad opera di Nanni, esasperato dall'incessante seduzione della Lupa. Un'elogio speciale va rivolto a Lina Sastri, che ha interpretato la Lupa, capace con la sua energia e la sua abilità teatrale di interpretare il ruolo di un personaggio dall'aspetto psicologico difficilmente attuabile. Nel complesso, i costumi e l'ambientazione rendono l'intera opera fortemente tipicizzata e, di conseguenza, molto più fruibile al pubblico che, nonostante il contesto sociale in cui è ambientata l'opera, è costantemente catturato dalla finzione scenica. 

                                                                                                                        Alessandro Di Nunzio II A

                                                                                                        Liceo Classico "Vittorio Emanuele II"

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