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L'Uomo del destino

L'uomo del destino colpisce immediatamente per la sua semplice scenografia. Infatti essa è formata soltanto da quattro sedili di un treno per Francoforte. C'è solo la forza espressiva degli attori a costituire il resto. I pensieri dei due ignari passeggeri si intrecciano e si sovrappongono in un ordito ben elaborato della scena. Personaggi sono solo due; da una parte una assidua lettrice dei romanzi dello scrittore Parsky e dall'altra lo scrittore russo stesso. L'uomo del destino è quindi nient'altro che la storia di un uomo e una donna tra i quali c'è un legame che nemmeno loro sono consapevoli di avere ma che per volere del destino si incontrano proprio nel treno che, per ragioni diverse, stanno percorrendo alla volta di Francoforte.L' Interpretazione di Orso Maria Guerrini messa in scena al teatro fedele Fenaroli Lanciano rende giustizia al testo originale della pièce originale di Yasmina Reza, lasciando quindi invariato il senso di ottimismo finale che l'autrice voleva imprimere alla pièce. infatti nonostante l'intero scambiarsi i monologhi dei personaggi sia privo di qualsiasi ottimismo iniziale la speranza che i due si possono congiungere vietato dalla forte risata che alla fine della rappresentazione il scrittore Parsky emette come gesto liberatorio. questa non è propriamente una storia d'amore, ma una storia che potrebbe essere stata d 'amore o che potrebbe esserlo in futuro. una commedia della speranza, che la stessa autrice definì come "la più ottimistica di tutte le mie opere", Teatrali e non.

Ultima modifica ilLunedì, 03 Febbraio 2014 09:43
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