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6 gradi di Giobbe Covatta

Con l’espediente di un’ambientazione futura (il suo personaggio vive nel 2114) l’attore ipotizza ciò che potrebbe accadere alla Terra se la temperatura aumentasse di 1 grado ogni venti anni circa, fino ad arrivare ai “6 gradi” che danno il titolo allo spettacolo.

Covatta non trascura i grandi temi della nostra attualità, anzi proprio attraverso di essi si domanda come potrebbero vivere i nostri posteri in un futuro sempre più dominato dalla tecnologia e dal peggiorare della situazione politica ed economica..

Naturalmente, le battute dello spettacolo non risparmiano nessuno: i politici ladri e lontani dai problemi della gente, il continuo peggiorare della sanità pubblica, il decadimento dei valori della Chiesa, il mercato del lavoro che ormai non dà più possibilità, la diffidenza nei confronti del diverso.

Nonostante alcune battute si addentrino in argomenti che si allontanano un po’ dal tema principale, Covatta riesce anche a coinvolgere il pubblico. Attraverso alcune canzoni o, ad esempio, l’invito ad uno spettatore a salire sul palco, Covatta è sempre capace di strappare una risata agli spettatori. Li conduce quindi in riflessioni sempre meno divertenti.

le risate si trasformano in sorrisi amari

Martina Di Nardo, Luca Campitelli, Benedetta Lalli, Miriana Sabo, Alessandro Pace, Giovanna Bucci

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