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Sei gradi - Giobbe Covatta

Con il suo spettacolo teatrale, Giobbe Covatta ci porta a riflettere su una delle problematiche più scottanti ed urgenti degli ultimi anni: il riscaldamento globale. Immaginando di trovarsi in un ipotetico futuro (forse non così tanto ipotetico visto gli ultimi avvenimenti che stanno accadendo) anti-utopico in cui la temperatura media del pianeta è aumentata di ben sei gradi (da qui il titolo dell'opera), Covatta si interroga sul ruolo che rivestiranno gli esseri umani in questa terra divenuta ormai inospitale, immaginando tutte le (dis)avventure che dovranno affrontare per riuscire a sopravvivere. Da solo sul palcoscenico, Giobbe Covatta riesce con la sua satira mordace e pungente ad ammaliare il suo pubblico trasmettendogli un sentimento che potremmo definire di "felice malinconia": lo spettatore vive, infatti, da un lato un clima di divertimento scaturito dalle situazioni paradossali e tragicomiche a cui giunge Covatta, mentre dall'altro uno di angoscia per il futuro del proprio pianeta. L'esuberante comicità del protagonista, nonché regista dell'opera, non banalizza la trattazione del problema centrale, che nel corso dell'opera viene esaminato anche nel suo aspetto più prettamente scientifico.

Alessandro Di Nunzio

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